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11 febbraio 2021
Kaya Thomas, sviluppatrice dell’app We Read Too, esplora le tendenze della letteratura di colore
Nella terra di mezzo fra matematica e scienza, lettura e scrittura, Kaya Thomas ha scoperto un nuovo modo di esprimersi: la programmazione.
“Programmare è il crocevia fra logica e creatività, perché scrivere codice può essere come scrivere una poesia” spiega Thomas. “E quando programmi costruisci qualcosa, dunque è un processo creativo.”
Thomas lavora come programmatrice iOS per l’app di meditazione Calm, ma è anche una sviluppatrice indipendente sull’App Store. Nel 2014 ha lanciato We Read Too per colmare una lacuna letteraria che aveva notato da ragazza.
“Andavo in biblioteca, nelle librerie e alle fiere del libro organizzate dalla scuola, e vedevo sempre un certo tipo di libri” ricorda. “Al liceo ho iniziato a sentirmi davvero frustrata. Mi chiedevo perché nessuno mi proponesse mai storie con protagonisti di colore o scritte da autori neri. Ho cominciato a fare delle ricerche scoprendo che quei libri esistevano, ma non erano nelle classifiche dei best seller e non venivano esposti in biblioteca o in libreria.”
Thomas ha scoperto la programmazione solo al college, ma è stato in quel momento al liceo che ha iniziato a sognare una directory che riunisse libri di autori di colore per bambini e giovani adulti.
“Quando ho capito che chiunque può creare un’app, ho capito di poter costruire cose concrete che le persone possono usare e di poterle mettere nelle mani di quelle persone” racconta. “La tecnologia può sembrare molto misteriosa, quasi magica. Ma una volta tolto il velo di mistero mi sono resa conto che avrei potuto realizzare cose potenzialmente in grado di risolvere dei problemi.”
Tuttavia, come spiega Thomas, la tecnologia da sola non può risolvere il problema della diversità nella letteratura. “Quello che la tecnologia può fare, e il suo punto di forza, è sensibilizzare sul tema e rendere i libri facilmente accessibili. Lanciare We Read Too sull’App Store mi ha permesso di riunire nell’app il mio amore per la lettura, la programmazione e la scrittura per interagire con la comunità letteraria in modo intimo, e rendere queste storie più accessibili a molti più ragazzi e ragazze in tutto il mondo.”
Per celebrare il Black History Month, Apple ha chiesto a Thomas di illustrare le tendenze registrate nell’ultimo anno nel mondo della letteratura di colore. Qui racconta con parole sue l’importanza che questi autori, titoli e generi hanno per i bambini e i giovani adulti della comunità nera.
Fantascienza, fantasy e world building con personaggi di colore
Sull’onda del successo di nomi come Octavia E. Butler, N.K. Jemisin e Nnedi Okorafor, oggi i libri di fantascienza e fantasy scritti da autori e autrici di colore sono in pieno boom. Octavia E. Butler è la mia autrice preferita, ma le sue storie non sono sempre adatte ai bambini e ai giovani adulti. Nel 2020 ci sono stati alcuni debutti davvero notevoli nel segmento Young Adult (YA), come “A Song of Wraiths and Ruin” di Roseanne A. Brown e “A Song Below Water” di Bethany C. Morrow. Spesso la narrativa fantasy aiuta a immaginare nuovi mondi, nuove possibilità e un futuro diverso, ed è fondamentale che questi libri non creino contesti dove le persone nere non esistono più. Ora che ci sono più autori e più libri in questo genere, i giovani lettori di colore possono immaginarsi e vedersi in un modo completamente nuovo.
Romanzi di formazione: autobiografie per giovani adulti di colore
La maggior parte dei racconti autobiografici non si concentra sull’adolescenza. Nel 2020 sono usciti almeno due libri che invece fanno proprio questo: “Black Girl Unlimited” di Echo Brown e “All Boys Aren’t Blue” di George M. Johnson. Sono due libri da leggere assolutamente che possono aiutare i giovani, come pure gli adulti, a prendere coscienza dei problemi legati all’identità, alla salute mentale e al trauma. Una tendenza molto forte che ho notato nella letteratura per ragazzi di colore è una crescente accettazione della natura sfaccettata dell’essere neri e dell’esperienza nera nel suo complesso. Per esempio riconoscere l’esistenza delle malattie mentali e dei disturbi psichiatrici, e la presenza della comunità LGBTQIA. Abbiamo tutti identità diverse e il bello di molti di questi nuovi libri è che sostengono l’idea che non esista un modo solo di essere neri.
Blackness e queerness nella narrativa YA
Ci sono sempre più autori e autrici LGBTQIA di colore che scrivono libri YA con personaggi LGBTQIA. “Felix Ever After” di Kacen Callender, “You Should See Me in a Crown” di Leah Johnson e “Pet” di Akwaeke Emezi sono ottimi punti di partenza per avvicinarsi a questo genere. Anche se sul piano culturale stiamo vivendo un momento in cui è più accettabile identificarsi come LGBTQIA nella comunità nera, storicamente le persone LGBTQIA di colore faticano a trovare il proprio posto. Libri così, per esempio su adolescenti transessuali, contribuiscono a creare consapevolezza e rappresentazione, e questo è molto importante. Più racconti verranno scritti, più ragazzi e ragazze nella comunità nera sapranno che nel mondo c’è posto anche per loro.
Per scoprire altri titoli nell’app We Read Too e saperne di più su Kaya Thomas è possibile visitare l’App Store. In più, per tutto il mese di febbraio, Apple Books proporrà raccolte speciali di libri e audiolibri che celebrano la cultura nera. Esplora la raccolta Black Voices su Apple Books.
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