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17 novembre 2020
Il campus Apple a Cork festeggia i suoi primi 40 anni e guarda al futuro
La storia di Apple in Irlanda inizia nel 1980 con un solo stabilimento produttivo e 60 dipendenti.
Sono passati tanti anni: oggi l’Irlanda ospita oltre 6000 dipendenti Apple e un grande campus nella città di Cork. All’alba del 40° anniversario di Apple in Irlanda, lo stabilimento originale si è ingrandito ed è ora parte di un campus che riunisce AppleCare, Operations, Logistics e altri team, con personale di oltre 90 nazionalità. Cork è anche il quartier generale europeo di Apple, al servizio dei clienti in tutto il continente e oltre.
Cathy Kearney, Vice President of European Operations di Apple, lavora nella sede di Cork da più di 30 anni.
“Il campus di Cork non è semplicemente un luogo: è una famiglia” spiega Kearney. “E ogni giorno ci impegniamo a sostenere i valori collettivi di Apple attraverso il nostro lavoro, che si tratti di proteggere il pianeta, difendere il diritto alla privacy o garantire che l’istruzione e la tecnologia siano accessibili a tutti. Per me è un vero onore lavorare con un team così talentuoso, diversificato e solidale.”
Fra i membri di questo team c’è Grainne Kenny, che ha iniziato a lavorare per Apple a Cork nel 1990, quando aveva 18 anni.
“Sono cresciuta qui” racconta Kenny, che ora ha 48 anni. “Ho iniziato dal reparto produttivo e ora, 30 anni dopo, gestisco un team di 20-30 trainer di produzione. È stato un viaggio meraviglioso, e adoro l’affiatamento e il senso di comunità che abbiamo creato.”
Quel senso di comunità è qualcosa che Alvaro Porcel, 33 anni, ha provato fin dal giorno in cui ha messo piede in Apple, otto anni fa.
“Non importa da dove vieni, che lingua parli o quale sia la tua cultura” dice Porcel, che si è trasferito a Cork da Barcellona, Spagna. “In Apple, ti senti subito benvenuto. Ti incoraggiano a essere te stesso e a sostenere l’inclusione e la diversità.”
Porcel fa parte della LGBTQ Diversity Network Association (DNA) e della nascente Accessibility DNA di Cork, due delle molte DNA di Apple che creano un punto di contatto per i dipendenti con interessi, background e valori in comune. Ha anche partecipato al programma Giving di Apple, coordinando le attività di volontariato per l’ente di beneficenza locale Age Action, che organizza lezioni gratuite di tecnologia per gli anziani.
“Questo ente di beneficenza mi sta molto a cuore” spiega Porcel. “Non si tratta soltanto di insegnare a usare un dispositivo. C’è anche una forte componente sociale, perché la maggior parte degli anziani è isolata. Prima del COVID-19 organizzavamo eventi settimanali in presenza, ma ora siamo passati alle telefonate. Quando ti dicono che la tua chiamata è l’unica che riceveranno quel giorno, ti rendi conto di quanto sia importante per loro.”
Dal 2015, il programma Giving di Apple a Cork ha supportato oltre 400 enti di beneficenza registrati in Irlanda. Per ogni ora di volontariato prestata da un dipendente, Apple contribuisce con una donazione equivalente in denaro allo stesso ente. Fino ad ora, nel 2020, ben il 43% dei dipendenti di Cork ha partecipato ad attività di volontariato.
Negli ultimi cinque anni, ogni settimana i dipendenti Apple hanno prestato volontariato presso la Terence MacSwiney School di Cork, aiutando nell’insegnamento di programmazione, musica, fotografia e video. E hanno proseguito anche durante la pandemia organizzando lezioni virtuali. La preside Phil O’Flynn riconosce i benefici che questa collaborazione ha portato sia agli studenti che alla città di Cork nel corso del tempo.
“Apple ha trasmesso tantissima speranza all’intera comunità di Cork” spiega O’Flynn, la cui scuola festeggia quest’anno il 40° anniversario, proprio come Apple. “E credo che la cultura della speranza sia un valore che ha sempre sostenuto nell’arco dei suoi quarant’anni qui.”
La Terence MacSwiney School partecipa anche al Transition Year di Apple, un’iniziativa che ha dato a più di 1600 studenti irlandesi l’opportunità di entrare nel campus di Cork per esplorare potenziali percorsi di carriera, avvicinarsi alla programmazione e capire come possono fare la differenza nel mondo. O’Flynn crede che il contatto creato dai due programmi fra i suoi studenti e i dipendenti Apple abbia cambiato la prospettiva dei ragazzi sulle possibilità offerte dal futuro.
“Una mentor di programmazione lavora al controllo qualità delle app, e ha fatto notare ai nostri studenti che cinque o sei anni fa il suo ruolo non esisteva” racconta O’Flynn. “Ma è importante sviluppare competenze che permetteranno di adattarsi al mercato del lavoro, e ora i nostri studenti sanno di potercela fare. Questo tipo di mentoring non può essere comprato, è impagabile.”
In questi 40 anni, il campus Apple si è esteso di pari passo con il coinvolgimento dell’azienda nella comunità di Cork. I nuovi edifici sono stati progettati da un team di Cork, mettendo sempre al primo posto la responsabilità ambientale. Questo campus, come tutte le strutture Apple, è alimentato al 100% con energia pulita: ha oltre 200 pannelli solari termici e l’acqua piovana viene raccolta dai tetti e usata nei bagni. E ha ottenuto la certificazione Zero Waste to Landfill, che copre anche lo stabilimento produttivo.
Anche se il campus di Cork è cambiato enormemente negli ultimi 40 anni, una costante è rimasta invariata.
“Qui siamo a tutti gli effetti una comunità” spiega Porcel. “Ho provato questa sensazione il primo giorno e non mi ha mai abbandonato. È come essere a casa.”
“Crescere con Apple significa passarne tante insieme” racconta Kenny. “La perdita di genitori, esperienze personali difficili da superare e ora questo periodo impegnativo. Ma in ogni situazione, Apple è stata fenomenale. Non è solo un lavoro, è far parte di una famiglia.”
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Immagini del 40° anniversario del campus Apple a Cork.